Da quando ho accolto il mio primo cane, mi sono sempre chiesto come garantire il massimo della felicità al mio fedele amico a quattro zampe, focalizzandomi sulla chiave “cane felice”.
Affrontare questo tema si rivela, a mio parere, un compito complesso.
Nel corso della mia esperienza nel mondo dei cani, ho interagito con diverse tipologie di proprietari, ognuno con opinioni e stili di vita differenti.
Purtroppo, la categoria più numerosa è rappresentata da coloro che hanno un cane da compagnia. Questi cani di solito trascorrono le giornate sul divano, mangiano regolarmente e fanno le loro necessità all’aperto due volte al giorno. A prima vista, potrebbe sembrare un’esistenza monotona, e forse alcuni di loro la pensano così. Tuttavia, quando il padrone rientra a casa la sera, l’aria si riempie di gioia. I cani scodinzolano ininterrottamente, saltano in braccio al padrone e lo accolgono con affetto. Certo, si dice che il cane viva per il suo padrone.
La mia concezione di un cane felice, però, differisce da questa visione, pur rispettando le opinioni degli altri proprietari.
All’interno di questa categoria, però, si distinguono alcuni proprietari che ammiro: coloro che portano i loro cani in lunghe passeggiate ogni weekend, esplorando mare, colline e montagne, senza mai lasciarli soli a casa.
Vi sono poi i cani “da lavoro”, quelli veri. Cani che vivono in stalla, guidano il gregge attraverso montagne e pianure ogni giorno. Osservarli non rivela alcun segno di insoddisfazione; il loro linguaggio del corpo è eloquente. Vivono in armonia con altri cani, incontrano nuovi cani senza mostrare problemi comportamentali.
Tuttavia, ammetto che, in questa categoria, si avvicina al concetto di cane felice, ma già sento le voci di alcuni cinofili che sollevano preoccupazioni riguardo a eventuali maltrattamenti.
Va sottolineato che la mia esperienza nel mondo del “cane da lavoro” è legata a quelli da conduzione, e non posso parlare per cani adibiti a caccia, difesa del gregge, pet therapy, ricerca, sleddog, ecc.
In effetti, devo ammettere di aver visto alcune pratiche di addestramento al limite del maltrattamento.
Infine, ci sono i cani che praticano sport come agility, obbedienza, difesa, disc dog, tuffi in acqua, e molti altri.
Penso che nella maggior parte di questi casi i cani siano felici solo se la pratica sportiva si accompagna a una relazione autentica e quotidiana con il padrone, oltre al gusto personale del cane per lo sport praticato. Non è scontato che al cane piaccia uno sport solo perché piace a te.
Personalmente, cerco di rendere felici i miei cani lasciandoli vivere con me sul divano, fornendo loro pasti regolari e dedicando del tempo a praticare disc dog almeno due volte a settimana e sheepdog almeno una volta. In estate, li porto sempre a nuotare e facciamo lunghe passeggiate nelle campagne. Al ritorno a casa, le loro effusioni serali sono il mio momento preferito.
Ma soprattutto, ci coccoliamo a letto prima di dormire e al mattino appena svegli. Ricordate che rendere felice il vostro cane significa essere felici anche voi.
Enjoy & Play Disc Dog